sabato 27 giugno 2009

Una visita guidata (Going to the pictures), Alan Bennett, trad. di Andrea Di Gregorio, ed. Adelphi, 2008

Per gli amanti di Bennett, che anch’io ho scoperto solo da un paio d’anni, questo libro è un piacevole passatempo a cui dedicare un paio d’ore. Nei panni di critico d’arte – me lo immagino nella stessa aristocratica mise British con cui è ritratto in copertina – e accompagnato dall’inconfondibile humour di tutti i suoi altri libri, Bennett accompagna il lettore per le sale della National Gallery, alla ricerca dei quadri che hanno segnato la propria vita.

Il libro comprende anche una decina di illustrazioni delle principali opere descritte dall’autore, che non risparmia peraltro critiche ai critici (scusate il calembour) troppo pieni di sé e che prendono troppo sul serio l’arte. Ed è l’unica cosa che non ci si può aspettare da Bennett, che prende anche di mira le raffigurazioni dei santi al di là della Manica. In uno dei pezzi più divertenti del libro, scrive appunto che l’unico modo per rendere riconoscibili i martiri della Chiesa cattolica era raffigurarli col proprio canonico strumento di tortura, e continua immaginandosi la mamma di San Lorenzo che rimprovera il figlio perché è andato in giro senza portarsi dietro il barbecue. Non esattamente le idee che potreste trovare nel vostro libro di arte del liceo, ma che vi aspettavate da uno vestito così?

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