mercoledì 15 aprile 2009

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Mark Haddon, trad. di Paola Novarese, ed. Einaudi, 2005


Una piacevole sorpresa per cui devo ringraziare chi mi ha prestato questo libro fuori dal comune. In molti lo definiscono un giallo, ma sarebbe decisamente riduttivo, anche se la logica, in senso lato, è effettivamente la protagonista invisibile del romanzo.
Il racconto si svolge in prima persona attraverso gli occhi di Christopher, un ragazzino 15enne che soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo di cui uno studio inglese pubblicato un paio di giorni fa ipotizzava soffrisse anche un genio del calibro di Einstein. Christopher, difatti, ha un quoziente intellettivo decisamente superiore alla media, frequenta una classe differenziata, seguito da un’insegnante che è soprattutto una sua amica e confidente e che lo aiuta a convivere col resto del mondo, governato da regole e convenzioni che sfuggono alla sua logica ferrea. Non gli piacciono il giallo e il marrone, per calmarsi conta mentalmente alla terza e non riconosce gli stati d’animo delle persone con cui parla. Adora la matematica e la scienza in generale e a 15 anni passerà l’esame di ammissione all’università col massimo dei voti.
Il libro inizia nel momento in cui Christopher trova il cane della vicina di casa disteso a terra, morto, trafitto da un forcone da giardino, e decide di scoprire l’assassino applicando il metodo deduttivo del suo eroe preferito, Sherlock Holmes. L’indagine fornisce a Haddon il pretesto per raccontare la situazione familiare di Christopher, ma soprattutto il suo mondo interiore, che a mano a mano che si procede nella lettura appare sempre più logico di quello esterno.
Difficile ricordare tutti i passaggi più significativi, ma non può non riservare sorprese un romanzo in cui i capitoli sono contrassegnati dai numeri primi da 2 a 233 e il cui protagonista definisce la metafora una bugia e fa avvertire a ogni pagina la grandiosità della stupidità umana.

4 commenti:

  1. eh vah!mi ricordo l'alle che leggeva questo libro... hihi...

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  2. Mi avete fatto venir voglia di leggere questo libro! e anche quello di Perec!
    Bravi, amici sbriciolatori!

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  3. Ecco, bravo, ringrazia chi ti ha prestato questo libro!!
    Uomo di poca fede!

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  4. Sere, si, sono io, la Nadddia, la Nadia che ha scritto sul blog...chi altro vuoi che sia?

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